domenica 26 febbraio 2012

Video: La nostra Edicula

Un breve tour della nostra edicula per tutti i miei lettori...Buona visione!!!


Arrivederci al prossimo post!!!

Unidos da Tijuca...Semplicemente fantastici!!!

Cari lettori,

anche quest'anno il Carnaval Brasiliano si è concluso, con la vittoria della scuola di samba “Mocidade” a San Paolo (tra mille polemiche e molta confusione...) e della scuola di samba “Unidos da Tijuca” a Rio de Janeiro, la nostra scuola preferita!!!

Il Carnevale di San Paolo e Rio funzionano come il campionato di calcio: le scuole preparano durante l'anno le maschere e le coreografie, e devono provare tantissimo perché la sfilata nel sambodromo non può superare gli 80 minuti totali, le varie parti che compongono la scuola (carri allegorici, blocchi, mestre sala e portabandiera, commissione frontale, batteria ecc.) devono passare con un determinato ordine davanti ai giurati e, tra l'altro, non possono lasciare spazi vuoti tra di loro. Una scuola può raggiungere fino a 5000 persone che sfilano. Alla fine delle sfilate (che durano 2 giorni in ogni città), la giuria vota le varie parti che compongono la scuola, viene calcolato il punteggio totale e decretato il vincitore, il primo classificato. A seguire viene stilata la classifica generale, e le ultime due scuole retrocedono al campionato inferiore, quello di serie B. Le scuole ricevono incentivi economici del Ministero della Cultura e sono patrocinate da vari privati. Le scuole di samba, a differenza di quello che immagina il resto del mondo, non sono solo samba e belle donne, bensì una vera e propria fonte di cultura, tanto che ogni scuola ha sempre un tema di fondo, che può essere il racconto di un periodo storico, un omaggio ad un paese o ad un personaggio importante a livello culturale (ad esempio Jorge Amado, O Rei do Baiao, ecc.). Il sambodromo è il luogo dedicato esclusivamente alle sfilate del carnevale brasiliano: è una pista lunga 1000 metri, illuminata a giorno, con i cancelli di ingresso e di uscita per le scuole e una serie di spalti e aree vip lungo le laterali. Ha una capacità di 70000 spettatori. Lo spettacolo è bellissimo già in televisione, figuriamoci dal vivo!!!Bisognerebbe partecipare almeno una volta nella vita...

La scuola “Unidos da Tijuca” realizza sempre delle coreografie incredibili, e già aveva vinto nel 2010. Vi posto qui il video dell'ultimo carnevale, ma vi invito a vedere anche gli altri, ne vale la pena.

 


Arrivederci al prossimo post!!!



Lavori in Corso – Parte VII

Cari lettori,

mentre io e Renato cerchiamo di “mettere una pezza” agli errori della nostra edicula (certi muratori andrebbero eliminati dalla faccia della terra, qualsiasi faccia essa sia...), i lavori per la costruzione degli appartamenti e del locale commerciale procedono abbastanza bene, considerando quanto sta piovendo qui in questo periodo.

Le fondazioni sono pronte, ora stiamo riempiendo tutto con la terra, livellando e compattando il terreno per poi fare il pavimento ed iniziare a costruire le pareti interne ed esterne. Una parte del muro di cinta è già stata completata e, appena il muro sarà pronto, metteremo un cancello di ferro.

Stamattina l'agenzia immobiliare mi ha garantito che termineranno di installare l'illuminazione delle strade entro marzo ed inizieranno ad asfaltare di nuovo appena finiranno le grandi piogge. Aspettiamo anche le linee telefoniche con ansia qui nel quartiere, visto che nel quartiere adiacente hanno tutti il telefono...Ci vuole tanta ma tanta pazienza!!!

Vi posto qualche foto recente del cantiere, giusto per farvi un'idea di come sarà il mio condominio...Buona visione!!!

L'ingresso del terreno

Il locale commerciale fronte strada

Gli appartamenti piccoli


L'appartamento grande sul fondo

Re col cane che ha deciso di stare con noi...




Renato con la paglietta da muratore

Arrivederci al prossimo post!!!

martedì 21 febbraio 2012

Carnaval 2012!!!

Chegou a folia!!!!Chegou o Carnaval!!!

Cari lettori,
oggi in Brasile è festa nazionale...ebbene sì...è Carnaval!!!

Sto accompagnando attraverso la TV Globo le sfilate delle scuole di samba di San Paolo e Rio de Janeiro nei rispettivi sambodromi, una meraviglia, una esplosione di colori e allegria. Questa è la presentazione ufficiale della Rede Globo per il Carnavale 2012:

 http://www.youtube.com/watch?v=BmQmB6ZLEPc&feature=related

Qui il carnevale è qualcosa in più, non è solo la perfezione delle maschere e i carri giganteschi (arrivano anche a 12 metri di altezza!!!), è lo spirito brasiliano che anima il Carnaval.

Vi invito a seguirlo su you tube, basta digitare "desfile escolas de samba" oppure "Carnaval 2012". Ne vale la pena!!! Io vorrei ricordare qui il Carnaval con una bellissima canzone dei Tribalistas che si chiama Carnavalia, una delle prime canzoni che ho ascoltato in portoghese.




Buon Carnevale a tutti!!!

Il Primo Giorno da Professora



Cari lettori,

il ghiaccio è stato rotto e devo ammettere che il lavoro di professora è davvero faticoso, soprattutto quando il pubblico è rappresentato da bambini e adolescenti tra gli 8 e i 12 anni
.

Ho 4 classi, due la mattina e due il pomeriggio, di cui una molto numerosa (sono 14 adolescenti impazziti!!!). Il problema è che non stanno in silenzio nemmeno per un secondo e c'è sempre qualcuno in piedi che scherza e ride, parlano tutti allo stesso tempo e per tutta la durata della lezione, vogliono decidere il corso della lezione ed è difficile seguire il filo per l'insegnante. Tanto che con una classe non sono riuscita a fare quasi nulla di quello che mi ero proposta di fare nel mio class planning. La coordinatrice pedagogica mi ha “tranquillizzata” dicendomi che devo cercare di dribblare e, tra un dribbling e l'altro, portare avanti la lezione programmata. Insomma, una bella sfida per me!!!

In realtà, ho una classe di bambini molto tranquilla, con cui riesco a fare un sacco di cose in una sola ora di lezione. Era il giorno di San Valentino, e ho proposto loro di creare un biglietto personalizzato ritagliando la forma delle manine da un cartoncino colorato, con all'interno la scritta “I love you”. Una delle femminucce, Esthér, alla fine della lezione mi ha dato la sua valentine, con scritto “Para a Teacher Laura”: come mi ha fatto piacere!!! Diciamo che tre classi sono tranquille, solo una mi dà problemi, ma si supereranno.

Al termine delle mie lezioni mi sono rintanata in sala professori per riprendere fiato, stanchissima. Dopo una mezz'ora di pace, la direttrice mi chiama per parlarmi (già temevo il peggio) e mi presenta il papà di Isadora, una mia alunna, che inizia a dire qualche parola in italiano con me. Che significa tutto ciò, ho pensato, poco lucida dopo 4 lezioni coi bambocci. Incredibile ma vero: la figlia è tornata a casa dopo la lezione di inglese, raccontando ai genitori che la professoressa è italiana, ma italiana “vera”, non discendente di italiani, non del Paranà per intenderci. Il papà è corso a scuola per conoscermi e per chiedere alla direttrice di formare una classe di italiano, perché lui studiava a Porto Velho ma poi la professoressa è andata via e non ha mai più avuto la possibilità di studiare italiano. Per farla breve, la direttrice (animatissima!!!) mi ha proposto di formare una classe di italiano il sabato mattina. Sono già tre persone o quattro, quindi credo che per il prossimo semestre, o forse prima se arriva presto il materiale didattico, sarò anche Professora di Italiano!!!

Il Brasile è un paese davvero dinamico...Ormai non ho più dubbi in merito.



Posto qualche foto della scuola...Buona visione a tutti!









 












Arrivederci al prossimo post!

domenica 12 febbraio 2012

Lavori in Corso – Parte VI

Affezionati lettori,

da circa tre settimane sono iniziati i lavori al nostro secondo terreno, dove stiamo costruendo 3 appartamenti da affittare e un locale commerciale da adibire a padaria (con Renato futuro panettiere e, chissà, Luka barman?!?).

Tutto procede per il meglio, a parte la pioggia che sta creando qualche ritardo. Sono stati completati gli scavi ed ora si inizia a costruire il muro di cinta per poi passare agli appartamenti. Sulla stessa strada c'è già una casa enorme molto bella e si preparano altri tre proprietari a costruire, presumibilmente a marzo, quando finirà l'epoca delle piogge amazzoniche (mi fa strano pensare che abito in zona amazzonica...). Abbiamo anche un amico a quattro zampe che fa compagnia ai muratori, si chiama Totò e nessuno sa da dove è arrivato.

Seguono alcune foto degli scavi, sperando di poterne mettere altre al più presto, significherebbe che i lavori procedono a gonfie vele. Buona visione a tutti!







Arrivederci al prossimo post!

La Zizzona di Battipaglia

Cari lettori,

anche oltreoceano continuo ad amare gli esperimenti e le novità. Approfittando del buon latte che compro qui in una chacara, latte crudo appena munto, quello vero insomma, ho provato a fare la mozzarella (che qui non esiste, ahimé). Dopo un primo tentativo fallito, sono riuscita ad ottenere le mie mozzarelline fresche fatte in casa...Che emozione!!!

Ho deciso di postare un foto-racconto del procedimento per fare la mozzarella in casa, così se volete provare anche voi avete una ricetta già collaudata.

Innanzitutto bisogna comprare del latte fresco crudo, possibilmente in una fattoria, un latte appena munto che non abbia subito alcun procedimento. Quanto agli ingredienti, per 6 litri di latte intero si usano 5-6 ml di caglio (potete comprarlo in farmacia, qui in Brasile è talmente comune fare il formaggio in casa che lo vendono anche al supermercato) e del sale marino fino. Se il latte non è quello appena munto ma è pastorizzato (come quello comprato al supermercato per intenderci), bisogna aggiungere un vasetto di yogurt bianco intero per "ridare vita" al latte: mettere mezzo litro di latte in una pentola piccola, riscaldarlo a fuoco lento mescolando, fino a che raggiunge i 38-40°C, poi ritirare dal fuoco e aggiungere lo yogurt mescolando un altro minuto e lasciare riposare 15-20 minuti. Versare poi il tutto nella pentola grande che verrà usata per fare la cagliata e poi la mozzarella. Una cosa importante è munirsi di un termometro da cucina prima di iniziare, la temperatura corretta è fondamentale per la buona riuscita della cagliata e della mozzarella.

Primo passo: riscaldare il latte fino ad una temperatura di 37-40°C. Quindi spegnere la fiamma e aggiungere il caglio (allungato con un poco di acqua tiepida), mescolare ancora 30 secondi e poi tappare e lasciare riposare, senza muovere la pentola o mescolare, fino a che caglia: ci vorrà una mezz'oretta circa, comunque la cagliata è pronta quando immergendo una cannuccia questa rimane in piedi.



Secondo passo: a questo punto bisogna rompere la cagliata. Con un coltello grande effettuare dei tagli per tutta la profondità della pentola, formando quadratini di 3-4 cm di lato, poi far riposare altri 10 minuti.



Terzo passo: fare ora la seconda rottura della cagliata. Con una frusta mescolare la cagliata delicatamente fino a ottenere grani grossi più o meno come ciliegie.



Quarto passo: mettere la pentola con la cagliata a bagnomaria dentro una pentola più grande, contenente acqua a 40°C. Coprire e lasciare riposare senza muovere per circa 3-4 ore (la temperatura del bagnomaria deve sempre rimanere intorno ai 40°C). Io non ho usato il bagnomaria perché qui fa caldo, ma se fa freddo bisogna mantenere costante la temperatura.



Quinto passo: dopo le 3-4 ore bisogna verificare se la cagliata è al giusto punto di acidificazione usando il seguente metodo: prendere un pezzetto di cagliata, sminuzzarlo in una scodella e versarci sopra acqua a 90°C, formare una pallina ed estenderla, se "fila" la cagliata è pronta, altrimenti aspettare ancora un po e poi ripetere la prova.
Sesto passo: quando la cagliata è pronta estrarla, bisogna eliminare l'eccesso di siero usando uno scolapasta e quindi appoggiarla su un tagliere, tagliarla a cubetti e farla riposare 10 minuti.





 



Settimo passo: mettere la cagliata in una ciotola, aggiungere un po' di sale fino e coprire con acqua a 90°C. Mescolare con un cucchiaio di legno fino a che inizia a filare; quando fila perfettamente ed è lucida iniziare a preparare le mozzarelle.


















Prendere un poco di cagliata, formare una palla, estenderla e rivoltarla su se stessa come se si rivoltasse una calza, dopodiché "mozzare" la palla stringendo tra pollice e indice ottenendo una mozzarella. Far cadere le mozzarelle mano a mano un una scodella contenente acqua fredda e ghiaccio, quindi lasciarle riposare un paio di ore prima di mangiarle. Una cosa importante: le mozzarelle non vanno mai messe in frigorifero, per conservarle mantenerle a temperatura ambiente nella loro propria acqua. 





















Io ho usato solo 2 litri di latte per provare e ho fatto tre bocconcini, ma usando più latte si può fare una bella mozzarella grande, una vera “Zizzona di Battipaglia” (citazione di una scena del film “Benvenuti al Sud” che Renato ha già visto una trentina di volte...).

BUON APPETITO!!!


Arrivederci al prossimo post!!!