domenica 4 ottobre 2015

Un italiano di passaggio a Vilhena...in bicicletta!!!

Cari lettori,

la settimana che volge al termine è stata resa un po' più movimentata da un piacevole incontro del tutto casuale ed inaspettato, l'incontro con un italiano di passaggio a Vilhena nientedimeno che in bicicletta!!! 

Giorgio Bravio e la dua bici "da carico" - Foto: Renato Spagnol

Giorgio Bravio, classe 1957, ciclista e avventuriero originario di Ancona, è arrivato a Vilhena mercoledì 30 settembre dopo aver percorso quasi 11.000 chilometri in bicicletta in terra brasiliana. E non si tratta di una bicicletta da corsa di ultima generazione, ma di una semplicissima bicicletta "da carico", acquistata da Giorgio appena sbarcato in Brasile. In media, il ciclista percorre tra i 50 e i 100 chilometri al giorno.

Da sempre appassionato del Brasile, da bambino sognava di conoscere un giorno l'Amazzonia. Nel 2009 il primo viaggio di un mese in Brasile, dove Giorgio conosce gli stati di San Paolo e Alagoas. E nel 2014 la grande avventura tanto sognata: fare il giro del Brasile pedalando, fino all'Amazzonia, a contatto diretto con la gente del posto, con gli animali, la vegetazione e il profumo della terra come colonna sonora del viaggio.

Giorgio Bravio alla redazione del Vilhena Noticias - Foto: Luh Coelho
Dopo essere sbarcato nello stato di Alagoas, compra una semplicissima bicicletta "da carico" e inizia la sua avventura, in compagnia di due valigie, una tenda e tanto fiato e coraggio.

Fino ad oggi ha conosciuto buona parte degli stati del Nordest, Centro Ovest e Nord. Entro il mese di giugno del 2016 conta di aver attraversato la regione Sud, per poi tornare verso Nord, verso Manaus e Belém, il cuore dell'Amazzonia. Dopo aver attraversato tutti gli stati brasiliani, il sogno di Giorgio è di raggiungere Machu Picchu, in Perù. 

Giorgio Bravio intervistato (in italiano!) dal reporter Renato Spagnol - Foto: Luh Coelho

Durante una lunga chiacchierata, Giorgio mi ha raccontato un po' delle sue avventure e disavventure, facendomi notare l'incredibile accoglienza e solidarietà del popolo brasiliano, che lo ha sempre aiutato nei momenti più difficili. Ricordava con gioia i motociclisti che lo hanno aiutato dopo una caduta lungo la strada e che hanno addirittura pagato la riparazione della ruota della sua bici, così come gli brillavano gli occhi nel raccontarmi di una famiglia modesta che, in una zona rurale sperduta non ricordo dove, ha aperto la porta di casa per dividere riso e fagioli con lui.

Stanco dello stile di vita Europeo e di un'Italia che lui stesso ha definito bigotta e razzista, Giorgio non ha alcuna intenzione di tornare nel Belpaese. In Italia vivono le sue due figlie, che hanno sempre incoraggiato il papà a vivere questo sogno di una vita. Giorgio mi ha raccontato che manda regolarmente delle lettere alle figlie contenenti una sorta di diario di viaggio, non delle e-mail, ma delle lettere vere, scritte su carta e spedite per posta, come ai vecchi tempi.

La cosa che mi incuriosiva, ovviamente, era come Giorgio si mantenesse durante la sua avventura, non essendo pensionato in Italia, nonostante l'età...Ebbene, dopo aver finito i pochi risparmi che aveva con sé, per racimolare un po' di soldi realizza dei piccoli lavori di artigianato, come ad esempio delle simpatiche penne personalizzate con fili di rame (io ne ho comprata una con un tamburo, molto carina).

Le penne personallizzate

La chiacchierata con Giorgio è stata fantastica, ha cambiato la mia giornata e ampliato i miei orizzonti ancora un po' di più, mi ha fatto capire, se mai ce ne fosse bisogno, che davvero non abbiamo limiti e che bisogna alleggerirsi nella vita per poter spiccare il volo.

Io insieme a Giorgio Bravio

Buon viaggio Giorgio! Arrivederci a presto chissà dove in questa terra brasiliana...


Arrivederci al prossimo post!!!