sabato 29 ottobre 2016

L'università in Brasile

Cari lettori,

in Brasile esistono sostanzialmente due tipologie di università: le università pubbliche (la maggior parte federali e statali, universidades federais e estaduais) e quelle private.


Le università pubbliche offrono corsi esclusivamente presenziali, mentre le istituzioni private, oltre ai corsi presenziali in cui l'alunno deve ottenere almeno il 75% di presenza alle lezioni e agli esami, offrono anche corsi a distanza o semipresenziali (EAD - Ensino a Distância). 


La Unopar è la maggiore università a distanza in Brasile, presente in 400 città.
In quest'ultimo caso, l'alunno accede a tutto il materiale didattico attraverso un portale dedicato, dove può seguire le video lezioni, interagire con gli altri alunni e con i professori, scaricare testi e inviare le attività richieste per ogni disciplina. Una volta a settimana è previsto un incontro presenziale presso il polo universitario della propria città di residenza, in cui l'alunno partecipa ad una lezione a distanza ma trasmessa in diretta, della durata di circa tre ore.


L'università pubblica in Brasile ha un'ottima reputazione nel mercato di lavoro ed è totalmente gratuita. Per accedervi è necessario superare con ottimi voti l'ENEM (Exame Nacional do Ensino Médio), una sorta di test d'ingresso su scala nazionale, di cui ho parlato in un precedente post. Oltre ad essere gratuite, le università pubbliche stanziano molte borse di studio per gli studenti con basso reddito familiare. Il rovescio della medaglia è che sono pochi i posti disponibili.

Le università private sono tutte a pagamento e le rette mensili sono sempre abbastanza salate. Per alcuni corsi, come ad esempio ingegneria o  architettura, il costo è di circa 1000,00 reais; il corso di medicina può arrivare fino a 4000,00 reais al mese. Si tratta di valori altissimi, se considerate che in un mese io guadagno mediamente intorno ai 2000,00 reais. L'accesso avviene in solitamente tramite l'ENEM, anche se alcune università applicano delle prove di accesso esclusive (vestibular in portoghese).
L'università privata del nostro quartiere
La buona notizia è che il Governo Federale, attraverso il programma PROUNI, mette a disposizione anche per chi studia presso le istituzioni private delle borse di studio totali o parziali, sempre per gli alunni di basso reddito che abbiano ottenuto un buon risultato all'ENEM. La stessa tipologia di studenti può accedere, tra l'altro, ad un finanziamento del Governo (FIES - Fundo de Financiamento Estudantil), un prestito con interessi agevolati che lo studente inizierà a restituire solo al termine degli studi.

Tutti questi programmi federali sono fruibili esclusivamente da studenti brasiliani o da studenti stranieri purché naturalizzati. Nella mia condizione di straniero con visto permanente io non potrei ottenere una borsa di studio del Governo brasiliano.

Tra le università private, alcune hanno una reputazione eccellente altre un po' meno, ma si tratta quasi sempre di valutazioni soggettive. 

I corsi di laurea a distanza sono assolutamente più economici, con rette mensili che vanno dai 200,00 ai 500,00 reais. Lo svantaggio è che, per ovvie ragioni, solo alcuni corsi sono disponibili in questa modalità. Si tratta in genere di corsi che non richiedono molti laboratori, prove pratiche o tirocini, come ad esempio lettere, matematica, sociologia, informatica, scienze economiche, scienze contabili ecc.

Questa tipologia di corsi si sta diffondendo rapidamente in Brasile, un paese enorme dove spesso l'accesso ad un corso superiore è impossibilitato dalle distanze e dai costi elevati. A livello di mercato di lavoro, la laurea a distanza ha lo stesso valore di una presenziale e, soprattutto, non viene demonizzata come accade spesso in Italia. 

Diciamo che qui qualcuno storce un po' il naso, ma poi ciò che conta sono le competenze acquisite dallo studente. In alcuni casi le aziende si trovano ad assumere maggiormente candidati che hanno studiato a distanza in quanto più determinati, organizzati, dedicati e responsabili, proprio perché studiare da soli richiede spesso una marcia in più. Scriverò un post più dettagliato su questa tipologia di corsi di laurea a breve.

Accanto alle università pubbliche (federali o statali), esistono poi gli istituti federali che sono sostanzialmente degli istituti tecnici, scuole superiori indirizzate al mercato del lavoro. Ma, oltre ad offrire corsi tecnici, gli istituti federali offrono anche alcuni corsi di laurea, in campo scientifico e tecnologico, come ad esempio ingegneria, biologia, chimica, fisica ecc.
IFRO (Instituto Federale de Rondônia) - Sede di Vilhena
La valutazione della qualità dei corsi di laurea offerti dalle varie istituzioni brasiliane, siano esse pubbliche o private, è realizzata dall'istituto INEP (Instituto Nacional de Estudos e Pesquisas Educacionais) in collaborazione con il MEC (Ministério da Educação). 
Ogni anno vengono pubblicati tre parametri di valutazione per ogni singola istituzione, che tengono conto della struttura fisica dell'università, della struttura organizzativa del corso di laurea e dei risultati ottenuti dagli studenti in una prova applicata poco prima della laurea. I tre parametri citati sono: CPC (Conceito Preliminar de Curso), IGC (Índice Geral de Cursos)e Enade (Exame Nacional de Desempenho dos Estudantes).


Arrivederci al prossimo post!!!



sabato 22 ottobre 2016

Cambiamenti in arrivo per l'ingresso in Europa?

Cari lettori,

lo scorso 14 settembre, il Presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker nel suo discorso sullo Stato dell'Unione ha annunciato un nuovo sistema di controlli per i cittadini di Paesi terzi che possono entrare in Europa e circolare nell'area Schengen senza necessità di visto, tra cui i brasiliani, nonché i cittadini britannici dopo Brexit


Il nuovo meccanismo di controllo alle frontiere europee si chiamerà Sistema Europeo di Autorizzazione ed Informazioni di Viaggio (European Travel Information Authorisation System - Etias), e funzionerà in modo analogo al sistema adottato dagli Stati Uniti dal 2009 (ESTA - Electronic System for Travel Authorization).



Il sistema rappresenta uno strumento per stringere ulteriormente le maglie dei controlli alle frontiere esterne e tra gli obiettivi prioritari c'è anche quello della lotta al terrorismo.

I viaggiatori dovranno compilare un questionario online, e registrare così informazioni rilevanti (come ad esempio data, luogo e motivo del viaggio) prima della loro partenza, ed il trattamento automatico di queste informazioni aiuterà le guardie di frontiera nella loro valutazione sui visitatori dei Paesi terzi in arrivo nell'area Schengen per un periodo breve. 

La Commissione ha lanciato uno studio di fattibilità sull'ETIAS i cui risultati sono attesi entro il mese di ottobre 2016. In base a questi risultati ed alle consultazioni svolte, la Commissione intende presentare una proposta legislativa relativa alla creazione dell'ETIAS entro novembre 2016. 

In caso di approvazione, verranno poi discussi i termini per l'entrata in vigore ed eventuali costi. Girano voci secondo cui l'ETIAS potrebbe avere un costo simile a quello dell'ESTA negli USA, circa 15 dollari. Ma si tratta, ovviamente, di pure supposizioni al momento.

In passato la Commissione aveva già condotto degli studi sulla fattibilità tale sistema, ma il nuovo contesto, con un numero crescente di paesi che ottengono la liberalizzazione dei visti, gli sviluppi nell'area delle frontiere intelligenti, e la forte minaccia terroristica, lo ha collocato tra le priorità dell'Unione Europea.

Per ulteriori approfondimenti, rimando al comunicato stampa della Commissione Europea (in italiano e in portoghese) ed all'articolo pubblicato da Ansa in data 14 settembre 2016.


Arrivederci al prossimo post!!!


sabato 15 ottobre 2016

Il nostro quartiere: cinque anni dopo

Cari lettori,

a cinque anni dal mio arrivo a Vilhena, ho pensato bene di andare un po' in giro per il quartiere con la videocamera accesa, per mostrarvi come sta crescendo l'ormai noto a tutti Residencial Orleans (nome chic!).

Come vedrete nei video, ci sono ancora tanti spazi vuoti, tanti lotti su cui ancora non sono state costruite delle case e tanta erbaccia. Ma, se vi ricordate com'era il quartiere nel 2011, anno in cui io e Renato siamo arrivati qui, la diferenza si nota eccome!

Ieri...
ed oggi...
 Al di là delle infrastrutture e della pavimentazione asfaltica, il quartiere si è popolato moltissimo, sono state costruite centinaia di case ed hanno iniziato a funzionare ben due università. Per noi che siamo arrivati quando il quartiere era una distesa desolata di terra rossa e secca, su cui si contavano tre o quattro case costruite, il cambiamento è stato epocale.

Faculdade UNESC
La palestra all'aperto per la terza età e non solo!
La piazza  immensa "Luiz Crocetta"
Ogni tanto inizio anche a lamentarvi perché c'è troppa confusione e troppo traffico di macchine per strada!

Vi lascio ai video e vi auguro una buona visione! Perdonate il mio fiatone, ma quel giorno il caldo del primo pomeriggio era veramente infernale, e qui si fanno chilometri...






Arrivederci al prossimo post!!!


domenica 9 ottobre 2016

Visita del ministro Boschi a Porto Alegre

Cari lettori,


lo scorso 28 settembre sono stato a Porto Alegre con i miei colleghi dell'Associazione Piccola Italia per partecipare ad un evento molto importante per l'italianità in Brasile. 

Ci ha visitato il Ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi. Era dal 1958 che mancava dal nostro stato (Rio Grande do Sul) un rappresentante del governo italiano, quando l'allora presidente Giovanni Gronchi venne a visitarci.

Insieme alla Boschi c'erano anche l'ambasciatore italiano in Brasile Antonio Bernardini e il console generale d'Italia a Porto Alegre Nicola Occhipinti.




Il discorso del ministro Boschi è iniziato raccontando l'emigrazione italiana in Brasile e l'importanza del popolo brasiliano in terra brasiliana.

"Lo ricordava l’ambasciatore, sono 141 anni di presenza italiana qui... 141 anni che si vedono... si vedono perché il popolo italiano e il popolo brasiliano si sono mescolati. Hanno mescolato i loro destini. Se pensiamo che gli italiani, a cominciare da Garibaldi ,hanno combattuto accanto ai brasiliani per gli stessi valori di indipendenza, di libertà. Hanno condiviso molto più che il lavoro e la quotidianità. Abbiamo condiviso gli ideali, i valori, i sogni per un paese che avete contribuito a costruire. E io credo che ci siano molte mani italiane che hanno costruito strade, che hanno costruito città".

Poi è passata alla sfida del suo governo, la preoccupazione di creare nuovi posti di lavoro, di far pagare meno tasse ai cittadini e di diminuire il costo della politica. 


Alla fine è arrivata all'argomento che tutti aspettavano, la riforma constituzionale e il referendum del 4 dicembre.

"Tutti i cittadini, tutti noi decideremo insieme. Io credo che ciascuno di voi si formerà la propria idea su come votare al referendum".

Boschi ha sottolineato la riduzione del numero di parlamentari (circa un terzo in meno) ed anche come il potere del governo non cambi con questo nuovo modello proposto.

"I cittadini sceglieranno: Sì o No. Voi sceglierete, noi sceglieremo tutti insieme".

Il suo obiettivo sicuramente è far sì che i 50.000 gaúchos che hanno la doppia cittadinanza (brasiliana e italiana) e che hanno la possibilità di votare, votino. Siccome non è obbligatorio il voto all'estero, non tutti lo fanno.  


Poi ha concluso il suo discorso così:


"Io spero che tutti gli italiani, dovunque vivano, sentano questa scelta come una scelta importante, non per questo governo, non per un partito, ma per il futuro del paese e l'affrontino con questa responsabilità. È una scelta che riguarda i nostri figli, riguarda i nostri nipoti ed è una scelta che richiede coraggio, molto coraggio perché cambiare è una sfida. Lo so che voi avete il coraggio. Siete abituati alle sfide. Avete attraversato un oceano. Avete ricominciato in una nuova terra con una nuova lingua, con delle nuove opportunità. Il cambiamento richiede questo coraggio. L'unico rischio che c'è per non poter realizzare un cambiamento, per non poter realizzare un sogno è la paura di fallire. Noi abbiamo deciso invece di non aver questa paura, di fare una proposta ai cittadini e i cittadini decideranno insieme. Questa è la bellezza di questo cambiamento che possiamo realizzare. Io sono convinta che a voi spetti la scelta, che insieme possiamo decidere di aprire una nuova strada nel nostro paese, di dare all'Italia un sistema più moderno, più semplice per affrontare le sfide che ancora ci aspettano. La fatica del lavoro che ancora abbiamo davanti, che dobbiamo fare. Ma insieme... insieme ci possiamo riuscire. Questa è la bellezza della sfida".

L'evento è stato ampiamente coperto dai media locali.

Foto: RBS TV (tv locale)


Anch'io ho la doppia cittadinanza e il diritto di votare. A volte penso che io non debba votare perché non conosco la realtà politica italiana e non sono così sicuro di fare la scelta giusta, che potrebbe cambiare (per il bene, ma anche per il male) la vita dei miei connazionali residenti in Italia.



Commentate e...Arrivederci al prossimo post!

domenica 2 ottobre 2016

Come diventare un cittadino brasiliano: la naturalizzazione

Cari lettori,

quest'anno ho finalmente deciso di fare richiesta di naturalizzazione, per poter ottenere il passaporto brasiliano. 

In questo modo potrò svincolarmi dal visto permanente, che può essere revocato nel caso in cui decidessi di tornare a vivere in Europa e, soprattutto, potrò avere i documenti di identità brasiliani, molto più semplici, rapidi ed economici da rinnovare.

Il nuovo passaporto brasiliano, in vigore da luglio 2015, vale 10 anni
Tra l'altro, potrò votare, partecipare ai concorsi pubblici (che sono riservati ai cittadini brasiliani nati o naturalizzati), chiedere borse di studio all'università (anche quella privata) e circolare liberamente nei paesi appartenenti al Mercosul (Mercado Comum do Sul), ovvero Brasile, Argentina, Uruguay, Venezuela, Paraguay, che sono membri effettivi del blocco, nonché Cile, Bolivia, Perù, Colombia e Ecuador, che sono paesi associati (la Bolivia ha chiesto di diventare membro effettivo nel 2012).

Paesi membri e associati del Mercosul


Essere cidadão è quindi molto diverso dal possedere un visto permanente: un cittadino possiede i diritti e i doveri previsti dalla costituzione dello stato di appartenenza, mentre chi è titolare di visto permanente resta straniero a tutti gli effetti, anche se può vivere e lavorare legalmente in quello stato.

Il processo di naturalizzazione è un atto volontario di acquisizione di una cittadinanza da parte di una persona straniera, subordinato all'esistenza di determinati requisiti (ad esempio la residenza per un certo periodo di tempo sul territorio nazionale, l'assenza di precedenti penali ecc.).

Come si può richiedere ed ottenere la cittadinanza brasiliana attraverso il processo di naturalizzazione comune? Vediamolo in dettaglio.

La concessione della cittadinanza è facoltà esclusiva del "Poder Executivo" e sarà richiesta tramite il Ministério da Justiça (Divisão de Nacionalidade e Naturalização do Departamento de Estrangeiros). 


Possono richiedere la naturalizzazione i cittadini stranieri che posseggono i seguenti requisiti contenuti nel documento chiamato "Estatuto do Estrangeiro":
  1.  Avere la capacità civile, secondo la legge brasiliana;
  2.  Avere la residenza permanente in Brasile (visto permanente);
  3.  Avere la residenza continua sul territorio nazionale da almeno 4 (quattro) anni, immediatamente anteriori alla richiesta di naturalizzazione;
  4. Saper leggere e scrivere in lingua portoghese, considerate le condizioni dell'interessato;
  5. Dimostrare l'esercizio della professione o il possesso di beni sufficienti al mantenimento proprio e della famiglia;
  6. Buona condotta;
  7. Assenza di denuncia, pronuncia o condanna in Brasile o all'estero per crimine "doloso" da cui risulti pena minima di detenzione superiore ad un anno;
  8. Godere di buona salute (solo a chi risiede nel paese da meno di due anni sarà richiesto un certificato);
Il periodo minimo di 4 (quattro) anni di residenza potrà essere ridotto ad 1 (un) anno nel caso in cui l'interessato dimostri:
  1. Di avere figlio(a) o coniuge brasiliano(a);
  2. Di essere figlio(a) di cittadino(a) brasiliano(a);
  3. Di aver prestato o poter prestare servizi rilevanti al Brasile, a giudizio del Ministro della Giustizia.
Per "residenza continua" si intende residenza fissata in Brasile sotto la tutela di visto permanente. Non si interrompe la "residenza continua" se l’interessato viaggia una o più volte all’estero per brevi periodi, dal momento che, al farlo, non gli si possa imputare di risiedere altrove. 

Vale la pena ricordare comunque che, in caso di assenza superiore ai due anni, il visto permanente decade e in questo caso la condizione di permanenza nel paese risulta interrotta.

La richiesta di naturalizzazione deve essere presentata all'ufficio immigrazione della Polícia Federal più vicina alla residenza dell'interessato, dove verranno sollecitati tutti i documenti necessari, verranno raccolte tutte le impronte digitali e compilati dei moduli. 

E' necessario realizzare un test di lingua portoghese che dura 60 minuti e consiste nella lettura di un articolo di giornale recente, seguita da alcune domande di comprensione generale a cui bisogna rispondere per esteso. Nello stesso foglio dobbiamo spiegare il motivo della richiesta di naturalizzazione. L'ultima parte consiste in un breve dettato, in cui bisogna trascrivere un estratto dell'articolo letto in precedenza. Io ho comunque allegato copia del certificato CELPE-Bras per confermare che parlo, scrivo e capisco tutto in portoghese.

Prima di inviare la richiesta di naturalizzazione al Ministério da Justiça di Brasilia, un agente federale dovrà visitare l'abitazione del richiedente e scrivere una relazione dettagliata, da allegare ai documenti presentati e al test di lingua.


Stemma sul muro della Polícia Federal di Vilhena
Ingresso della Polícia Federal di Vilhena
A questo punto, verrà consegnato un documento provvisorio relativo alla richiesta di naturalizzazione. Questo documento provvisorio contiene, tra l'altro, il  numero di protocollo della pratica di naturalizzazione, che dovrà essere usato per seguire online l'andamento del processo. Sarà  necessaria una foto 3X4 da apporre su tale documento provvisorio (la foto non consta nella lista dei documenti fornita dal Ministério da Justiça).



All'interno del portale del Ministério da Justiça, troviamo la lista dei documenti da presentare per poter richiedere la naturalizzazione comune in Brasile. Tale lista è stata modificata di recente tramite decreto (Portaria n° 1.949 de 25 de novembro de 2015), riducendo notevolmente il volume di documenti richiesti in precedenza ai fini della naturalizzazione. 

Il portale del Ministério da Justiça, sezione immigrazione

Una volta ricevuta la richiesta da parte dell'interessato, la Polícia Federal provvederà ad inoltrarla al Ministério da Justiça e l'andamento del processo potrà essere seguito online dal naturalizzando tramite il portale del ministero (utilizzando il numero di protocollo stampato sul documento provvisorio di richiesta di naturalizzazione rilasciato dalla Polícia Federal). 


Portale del Ministério da Justiça per seguire l'andamento del processo 
Dallo stesso portale, tra l'altro, sarà possibile stampare e validare il certificato di naturalizzazione in caso di esito positivo della stessa. Il parere definitivo verrà pubblicato sul Diário Oficial da União. Tutto il processo di naturalizzazione ha una durata media di un anno.

Vediamo ora qualche precisazione a proposito della documentazione da presentare all'atto della richiesta di naturalizzazione.

Il modulo di richiesta di naturalizzazione è disponibile presso la Polícia Federal ed è composto da due parti: la prima deve essere compilata dal richiedente e la seconda sarà compilata dal responsabile del settore immigrazione che riceve la richiesta di naturalizzazione.


Modulo di richiesta di naturalizzazione
La dichiarazione di interesse a tradurre o adattare il proprio nome alla lingua portoghese, dovrà essere redatta dall'interessato in carta semplice e firmato in presenza del responsabile del settore immigrazione che riceve la richiesta di naturalizzazione, oppure, in alternativa, è possibile autenticare la firma. Trovate un modello pronto qui.

Sul modulo di richiesta di naturalizzazione è presente una dichiarazione di rinuncia alla cittadinanza di origine (italiana nel nostro caso) per acquisire quella brasiliana. Questa dicitura mette in crisi la maggior parte degli italiani che decidono di naturalizzarsi in Brasile.

Ma non dovete preoccuparvi oltremodo, la dicitura presente sul modulo di richiesta della Polícia Federal riguarda esclusivamente il Brasile. Quindi NON si perde la cittadinanza italiana nel momento in cui acquisiamo quella brasiliana, così come qualsiasi altra cittadinanza. 

Semplicemente si acquisisce una seconda cittadinanza, ovvero quella brasiliana in Brasile, continuando a mantenere quella italiana in Italia, secondo gli accordi tra i 2 Paesi. I documenti italiani vengono gestiti dalle autorità italiane e quelli brasiliani dalle autorità brasiliane indipendentemente tra loro.

La legge italiana a cui fare riferimento è la seguente:


Al punto 11.1 recita: "Il cittadino che possiede, acquista o riacquista una cittadinanza straniera conserva quella italiana, ma può ad essa rinunciare qualora risieda o stabilisca la residenza all'estero"

La perdita della cittadinanza italiana non consegue dunque automaticamente all'acquisto di una cittadinanza straniera ed al trasferimento della residenza all'estero. Si può rinunciare, ma la rinuncia è un atto volontario, non avviene automaticamente.

Le copie dei documenti presenti nella lista del ministero NON devono più essere autenticate, come accadeva in precedenza. La stessa Polícia Federal le riceve in carta semplice per poi autenticarle internamente.

La tassa da pagare per il processo di naturalizzazione può essere richiesta alla Polícia Federal o stampata direttamente dal loro sito. Io non sono riuscita a scaricarla dal sito, alcuni browser possono dare errore. Ad oggi, il valore della suddetta tassa è di 296,64 reais.


Tassa di naturalizzazione
Per comprovare i miei guadagni, ho presentato una copia dell'ultima dichiarazione dei redditi (Imposto di Renda, IR), insieme ad una dichiarazione sottoscritta in Cartório (Escritura Pública Declaratória de Renda). 

Il Cartório è un ufficio dove si possono richiedere certificati anagrafici, autenticare documenti e firme, sottoscrivere contratti, fare procure e dichiarazioni di vario tipo riconosciute sul territorio nazionale. Svolge quelle funzioni che, in Italia, sono di responsabilità degli uffici comunali e dei notai.

I certificati penali italiani richiesti (casellario giudiziale e carichi pendenti) devono riportare la firma del procuratore o del sostituto procuratore del tribunale di appartenenza del naturalizzando ed essere quindi legalizzati presso il Consolato del Brasile in Italia. Una volta in Brasile, questi documenti dovranno essere tradotti in portoghese da un traduttore giurato di un qualsiasi stato brasiliano. Il costo è di circa 250,00 reais per tradurre i due documenti citati, ma può variare molto da un traduttore ad un altro.

Vista la complessità dell'argomento trattato, ho pensato di fare un video, per spiegare quanto riportato nel post di forma più semplice e diretta. Il video è abbastanza lungo (dura circa 12 minuti), ma ho voluto spiegare bene la questione dei documenti per aiutare coloro i quali sono alle prese con questo processo in Brasile. Guardandolo mi sono resa conto di essere pessima in video e, soprattutto, parlo malissimo l'italiano! Chiedo venia per questo...Nonostante ciò vi auguro una buona visione!



Spero che il post possa essere utile a chi è alle prese con la richiesta di  naturalizzazione in Brasile, affinché possa trovare facilmente quelle informazioni che io ho faticato ad ottenere e non sempre ho ottenuto. 

Vi ricordo che le informazioni riportate in questo post sono aggiornate alle ultime modifiche che ci sono state in Brasile in materia di naturalizzazione (novembre 2015)

Io ho appena inoltrato la richiesta alla Polícia Federal (18 luglio 2016). Buona fortuna ai futuri cittadini brasiliani! Ora non mi resta che aspettare l'esito...

Arrivederci al prossimo post!!!