domenica 26 febbraio 2017

Le nostre ferie - Parte 9: Cambará do Sul e i suoi canyons (Rio Grande do Sul)

Cari lettori,

dopo la caldissima giornata trascorsa a Porto Alegre, io e Renato ci siamo rimessi in viaggio di buon mattino in direzione di Cambará do Sul, deliziosa cittadina di montagna famosa per i suoi fantastici canyons, distante circa 200 km dalla capitale gaúcha.


Prima di entrare in città abbiamo trovato il nostro camping (Pampa Rural, 20,00 reais a persona al giorno senza colazione), che in realtà altro non era che una grande fazenda immersa nelle pampas del Rio Grande do Sul, in cui gli unici ospiti eravamo io, Renato e tanti animali, oltre al signore che si occupava di tenere tutto in ordine. L'accesso prevedeva una tratta di strada sterrata, ma in ottime condizioni.

Strada di montagna verso Cambará do Sul
São Francisco de Paula, cittadina che abbiamo incontrato lungo il percorso





In arrivo a Cambará do Sul


Strada di accesso al camping





All'interno di un grande casolare c'erano i bagni, semplici ma puliti e con la doccia calda. Io avevo sempre una simpatica ranocchia verde a farmi compagnia...L'acqua calda è fondamentale viste le temperature di montagna della sera. Di giorno è caldo ma molto ventilato, di pomeriggio e di sera la temperatura scende e fa abbastanza freddo. Dopo il calore di Porto Alegre non ci sembrava vero!




Il casolare
Il giardino di  piante officinali

Gli chalets


Dopo aver montato la tenda e fatto una doccia, ci siamo diretti verso il centro di Cambará, alla ricerca dell'agenzia di viaggi con cui avevamo riservato un'escursione nel primo pomeriggio (agenzia Guia Aparados). Non è stato complicato trovarla e, siccome era ancora chiusa, abbiamo deciso di pranzare per poi tornare subito dopo. 












Abbiamo pranzato in un ottimo ristorante tipico gaúcho (Galpão Crioulo, 50,00 reais in due), dove ci hanno servito grandi porzioni di cibo casereccio. Avevamo bisogno di mangiare bene per affrontare un intero pomeriggio di trekking alla scoperta del famoso Canyon Fortaleza, il più grande di Cambará do Sul






Di ritorno in agenzia, dopo aver saldato il valore dell'escursione (120,00 reais per due persone con trasporto e guida inclusi)abbiamo incontrato la nostra simpaticissima guida, Max. A bordo di una vecchia Volkswagen Kombi, siamo partiti in direzione del Parque Nacional da Serra Geral, a 23 km dal centro di Cambará. Consiglio vivamente di non usare il proprio veicolo per arrivare al canyon, perché la strada sterrata di accesso è davvero orribile e piena di pietre.




La nostra escursione prevedeva un trekking fino al Mirante da Fortaleza, da cui ci si può rendere conto da vicino della maestosità di questo canyon, la Cachoeira do Tigre Preto, un'imponente cascata, e la Pedra do Segredo, una pietra formata da un blocco monolitico di 5 metri di altezza e di circa 30 tonnellate di peso, in equilibrio su una base di appena 50 centimetri...Quale sarà il segreto di un tale equilibrio?


Verso il mirante...






Mirante del canyon Fortaleza






Verso la Cachoeira do Tigre Preto










Cachoeira do Tigre Preto

Pedra do Segredo
 













Il canyon in tutta la sua estensione


Il lichene rosa, indicatore biologico di aria purissima
Durante l'escursione non è mancato un temporale, e un vento fortissimo che mi ha fatto sentire leggera come una piuma per alcuni istanti. Trovandoci a circa 1000 metri di altitudine, è assolutamente normale che il tempo cambi repentinamente.












Di ritorno in città, abbiamo approfittato delle ultime ore di luce della giornata per fare un giro nella piazzetta centrale e per comprare qualcosa al minimarket.









Il giorno successivo pioveva e faceva freddo. Prima di ripartire verso Torres, il simpatico signore responsabile della fazenda ci ha offerto un bel caffè caldo nella sua dependance in perfetto stile gaúcho e ci ha mostrato il suo orto biologico. 

Foto ricordo con un gaúcho doc...
La dependance 



L'angolo del churrasco e i ferri del mestiere...
L'orto biologico 


Abbiamo chiacchierato ore prima di salutarci, un'immersione totale nella cultura gaúcha che ci voleva, visto che avremmo lasciato a breve il Rio grande do Sul.


Arrivederci al prossimo post!!!

  

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